domenica 30 ottobre 2011

Liberarsi dai vecchi legami - PARTE 12 - La Trasformazione

Cari Amici,

Siamo giunti alla fine della discesa, è stato un bel viaggio lungo.
Ieri ho avuto il piacere di chiuderlo dal vivo con le persone che hanno voluto partecipare, è stata un'esperienza bellissima della quale vi parlerò in un post successivo.

Ora, come promesso,  vi dono l'ultimo spunto che servirà a concludere il percorso.



Il percorso è giunto alla fine in un periodo dell'anno molto particolare come accennavo nel post di introduzione.
Questo periodo è da tempi ancestrali che viene festeggiato come la fine di un ciclo e l'inizio di un nuovo; tanto è vero che nelle popolazioni del nord europa il 31 ottobre si concludeva l'anno.

E' sicuramente un momento dove l'energia trasformatrice è molto presente e, allineandoci al ciclo naturale del pianeta, utilizzeremo anche noi l'energia di questo momento.

Come accennavo nel precedente post, quello che andrò a proporre è un atto rituale oggi conosciuto anche atto psico-magico. 
Questo è fondamentale per la riuscita del percorso in quanto tutto il percorso è stato studiato come una PRESA DI COSCIENZA dei legami e di quali ci vogliamo liberare, ma questo è solo un aspetto di noi.
Attraverso il cammino abbiamo informato la nostra parte cosciente che erano presenti tanti legami che non ricordavamo più di avere, ora, attraverso questo atto psico-magico, andremmo informare la parte inconscia di questo cambiamento. 

E' chiaro che senza questo passaggio i legami non verranno liberati realmente ma andranno a ricrearsi.

Il linguaggio dell'"inconscio" è simbolico e non è necessario capire tutti i simboli affinche funzionino, anzi per assurdo meno si capisce un simbolo più questo ha la piena forza di comunicare con il nostro inconscio.

Ma passiamo all'atto. 

Intanto servono i seguenti materiali prima di iniziare:

- un bel pezzo di spago
- Quaderno di viaggio
- candela bianca 

Come nelle scorse volte trovate uno spazio adatto dove per un po' possiamo essere indisturbati, spegniamo i cellulari, il pc e creiamo uno spazio confortevole dove porter stare un po' con noi stessi. A tale scopo è possibile utilizzare anche candele e incensi naturali.

- Prendiamo il Diario di Viaggio e mettiamolo vicino a noi.

- Accendiamo la candela bianca che abbiamo preparato, con l'accortezza di non mettere la candela su superfici o vicino oggetti infiammabili.

- Seduti o sdraiati, chiudiamo gli occhi e semplicemente contiamo 21 respiri profondi, e a ogni respiro entriamo sempre di più all'interno di noi stessi.


- Attraverso il diario che abbiamo scritto ripercorriamo tutto il cammino fatto fin qui, tappa dopo tappa. Quando ci sentiamo connessi con quanto abbiamo portato fin qui nel nostro percorso, iniziamo dalla prima tappa e seguiamo una dopo l'altra. 
Per quasi tutti gli esercizi proposti c'era nel finale qualcosa di particolare da preparare, per esempio nella prima tappa c'era la lista di nomi con i quali volevamo recidere il legame, nella seconda c'era un oggetto, nella terza una lista di pensieri, e cosi via..
Tappa per tappa arriviamo a questi fogli preparati apposta, li strappiamo dal diario li arrotoliamo e li leghiamo allo spago.

Lo spago simbolicamente rappresenta tutti i nostri legami, una sorta di cordone omblicale.
(per l'oggetto se è possibile legarlo allo spago bene, altrimenti fate un semplice nodo allo spago)

- Quando abbiamo finito di rivalutare tutto il percorso e legare al nostro cordone ombelicale tutti i vari aspetti notati, prendiamo lo spago portiamo al nostro cuore e per qualche istante ( chiudendo gli occhi ) rimiamo in silenzio ad ascoltare.

- Quando ci sentiamo pronti e centrati tendiamo lo spago osserviamolo un ultima volta e portandolo sulla fiamma della candela che rappresenta il nostro fuoco interiore, la nostra volontà, osserviamo con il "legame con quei legami" viene spezzato: è qualcosa che accade fuori allo spago e all'interno di noi stessi.

Se ne sentiamo il bisogno possiamo ripetere la rottura diverse volte utilizzando le parti di spago che si formano, fatelo se ne sentite il bisogno.

- Quando sentite che avete finito chiudete gli occhi fate qualche bel respiro lento e profondo e immaginate, sentite, come tutta quell'energia bloccata torna a voi,
E' il momento di indirizzarla verso qualcosa di nuovo.
Quando vi sentite pronti aprite gli occhi e fissando la fiamma della candela affermate a voce alta quanto basta che voi stessi riusciate a sentirla in cosa indirizzare la nuova energia.
Potrebbe essere un progetto, una guarigione, la crescita personale , qualsiasi cosa che sentite col cuore di voler fare, l'unica cosa importante è di formularla in positivo, esempio: se voglio guarire da una malattia non dirò "io voglio non essere malata" ma "io voglio stare bene" questo perchè a livello dell'inconscio le negazioni come il non, invece, ecc.. non vengono riconosciute e si affermerebbe quello che poi una persona non vuole.

- Dopo questo l'atto è terminato, chiudete gli occhi sentitevi nuove persone, trasformate dal profondo. 

Per fare questa chiusura avete una settimana di tempo.

Una piccola indicazione è riguardo il materiale del percorso che avete concluso; Nell'incontro dal vivo io ho fatto bruciare tutto quello che riguardava il percorso, anche questo è un atto liberatorio molto potente, ma mi rendo conto che non tutti posseggono un cammino o un modo per accendere un fuoco abbastanza grande da poter bruciare tutto. 

Nel caso possiate bruciare tutto prendete TUTTO quello che riguarda il percorso, lo spago con i fogli legati, il diario/quaderno di viaggio, oggetti e bruciate tutto, è molto importante non creare un legame con questi oggetti che sono carichi dell'energia dei vostri legami recisi, quindi per quanto spiacevole bruciate tutto (se il diario non l'avete utilizzato solamente per il percorso strappate le pagine del percorso).

Nel caso non possiate bruciarlo, le alternative possono essere tante, tritare tutto e gettarlo, gettare tutto nel secchione della spazzatura ecc .. l'importante è che vi liberate di tutto il materiale in un modo che non sia recuperabile. 
Ovviamente qualora vi liberate di tutto in un luogo naturale (fiume, mare, ecc ecc) fate bene attenzione a cosa è biodegradabile e cosa non lo è.

Con questo è davvero tutto, non mi rimane che ringraziare tutti di cuore, è stato davvero un'immenso piacere fare un percorso con tutti voi! 

Un abbraccio,

Brave (Simone)

domenica 23 ottobre 2011

Liberarsi dai vecchi legami - PARTE 11 - Le associazioni, i gruppi

Cari amici,

come va? questa settimana cerco di essere puntuale con il post!
Volevo scusarmi per i ritardi con cui a volte ho scritto i post, è un periodo bello intenso per me.

Passando al nostro percorso che si appresta a giungere al termine oggi la nostra riflessione ci pone davanti ai gruppi, alle associazioni di cui abbiamo fatto parte e facciamo parte.

Nel post sulla amicizia mi sono concentrato sul rapporto con un amico/a ma in questo volevo invece prendere in considerazione i rapporti e i legami con un gruppo di persone.



Chi di noi non si è trovato a entrare a far parte di un gruppo dal quale poi è uscito ? Nella mia vita è stata una cosa molto frequente: sport, associazioni di volontariato, associazioni culturali, giochi, lavoro, amici .
Ma quando arrivava il momento di uscirne ho sempre provato delle difficoltà e resistenze dovute al legame stesso con i gruppi.
Ancora oggi alcuni l'uscita da alcuni di questi mi riporta una sensazione mista tra bei ricordi e sofferenza, specialmente se il gruppo si era formato nell'ambito delle amicizie.

Quella che vi ho raccontato è la mia esperienza su un tema molto importante.

I gruppi, le associazioni, sono entità molto importanti per la nostra crescita potrebbero diventare dove affondare le radici per crescere, comprendiamo quanto siano importanti..
Anche l'abbandono del gruppo è una fase molto importante per la crescita della persona, solo che a volte può capitare che rimangono degli aspetti che, nonostante la rottura, ci mantiene legati ad esso.

Il lavoro che vi propongo è proprio quello di guardarsi dentro e osservare quante volte nella vita ci è capitato di entrare e uscire da un gruppo e cosa questo ci ha lasciato dentro.
Nessuno può dire che ci sono cose giuste e cose sbagliate nell'esperienze che ci hanno lasciato, ma se lo sentiamo possiamo scrivere una lista di gruppi e con i relativi aspetti, conflitti, sospesi, che abbiamo riguardo ad essi. La struttura è quella utilizzata anche negli altri post.

- Troviamo uno spazio dove per un po' possiamo essere indisturbati, spegniamo i cellulari, il pc e creiamo uno spazio confortevole dove porter stare un po' con noi stessi. A tale scopo è possibile utilizzare anche candele e incensi naturali.

- Prendiamo il Diario di Viaggio e mettiamolo vicino a noi.


- Seduti o sdraiati, chiudiamo gli occhi e semplicemente contiamo 21 respiri profondi, e a ogni respiro entriamo sempre di più all'interno di noi stessi.



- Facciamo un elenco di tutti i gruppi dei quali abbiamo fatto parte in passato e che ancora oggi portandoli alla memoria ci accorgiamo che c'è ancora qualcosa rimasto in sospeso, possiamo scrivere una lettera completa se lo sentiamo.

- Quando la lista è pronta, prendetevi alcuni minuti per rileggerla per un'ultima volta, se sentite di dover aggiungere altro fatelo e poi chiudete il quaderno e riponetelo.

- Quando abbiamo finito, chiudiamo di nuovo gli occhi, stringiamo il quaderno a noi, e facendo 3 respiri profondi ringraziamo noi stessi per l'impegno che ci siamo dedicati, tutte le persone coinvolte da questo esercizio e tutte le persone che oggi ci hanno fatto giungere fin qui.


Con questo vi auguro una buona riflessione, l'ultima di questo percorso che è durato due mesi e mezzo.
La prossima settimana più che una riflessione posterò un metodo per chiudere tutto questo percorso con un atto rituale, o come direbbe Jodorowsky un atto psico-magico.

Per tutti quelli che invece parteciperanno alla chiusura dal vivo, manderò una mail  fra pochi giorni per ricordargli alcuni oggetti da portare.

Un abbraccio grande

Simone (Brave)

venerdì 21 ottobre 2011

Liberarsi dai vecchi legami - PARTE 10 - Lavoro, i progetti, i ruoli

Cari Amici,

Ci avviciniamo sempre più alla fine del percorso, molti non sono riusciti a seguire tutto il percorso, ma questo non è un problema il mio intento era dare alcune indicazioni poi ognuno può seguire come vuole :)

Inizio anche questo post con lo scusarmi di non aver postato domenica, ma sto vivendo un periodo davvero impegnativo e non ho trovato sinceramente il tempo.

Ma passando alla riflessione di oggi passiamo ad osservare il lavoro, i progetti e i ruoli.



La riflessione di oggi ci porta in un altro aspetto fondamentale della vita dell'essere umano: il lavoro.
Il lavoro oggi è diventato quello che ci permette di sopravvivere, ma cos'è davvero il lavoro ?
E' davvero soltanto quello che ci sostenta, "il modo di trovare i soldi per vivere"?
Il lavoro è la mia vita?

Questo post voglio lasciare ampio spazio alle riflessioni, ognuno di noi ha una sua personale idea per quanto riguarda il lavoro!

Per quello che mi riguarda il lavoro è un mezzo per trovare sostentamento nella vita ma è anche il mezzo con cui posso portare qualcosa nel mondo, il mio servizio per l'umanità.
Mi ricordo che tempo fa un mio maestro interiore mi fece una domanda, che rivoluzionò il mio punto di osservazione sul lavoro, ruoli e progetti di vita, ed era :  il lavoro che stai facendo cosa porta all'umanità e al Pianeta? contribuirà alla crescita e al benessere o avrà portato solo benefici a te stesso o a grandi aziende?
Queste semplici domande mi fecero cercare dentro aprendomi nuovi orizzonti sul lavoro e me stesso.

Su questo argomento ci sarebbe molto da dire, su modelli nuovi e vecchi di concepire il lavoro, luoghi comuni , tanti legami da tagliare, ma voglio lasciare il più ampio spazio possibile alle vostre riflessioni.

Che ne pensate?

un abbraccio

Simone

giovedì 13 ottobre 2011

Liberarsi dai vecchi legami - PARTE 9 - L'istruzione, filosofie di vita

Cari amici,


volevo scusarmi se scrivo solo oggi invece di pubblicare come da programma la domenica, ma sono stato assorbito da un meraviglioso seminario sulla via del sogno condotto da Nomad WinterHawk presso il centro olistico Soben .


Ma nonostante questo ritardo, eccomi qui pronto con un nuovo appuntamento di questo percorso che tra non molti giorni arriverà alla fine.


Prima di tutto ricordo a chi vorrà partecipare al rituale di chiusura dal vivo di questo percorso, di farmi sapere il più presto possibile per organizzarmi al meglio.


Inoltre mi hanno richiesto se è possibile partecipare al rito anche se non si è partecipato al percorso, quindi ho deciso di aprirlo a tutti coloro che vogliano un'opportunità per lasciar andare via la vecchia zavorra.


Ma arriviamo ad oggi: il nostro percorso ci porta a valutare la nostra istruzione e le nostre filosofie di vita.






Questo sarà un post particolare in quanto non ci saranno esercizi, ma è un semplice invito ad una riflessione.


Tutti noi crescendo riceviamo un'istruzione, passando nella scuola, nella religione e nella società e questa istruzione via via non fa altro che definire noi stessi all'interno della società in cui viviamo, arrivando a volte a creare un profondo attaccamento tanto che finiamo per scambiare noi stessi per quello che abbiamo "studiato". 
Un esempio possono quelle persone che si identificano cosi tanto con un lavoro da dimenticare che è solo un lavoro, una passione, ma non siamo affatto noi stessi.






Indossare queste maschere e dimenticarsi di averle indossate spesso è alla base di tantissimi conflitti, tantissime incomprensioni, perchè se non sono più in grado di riconoscere che quelle sono solo maschere, ruoli che indosso per svolgere una funzione, non sono più in grado di osserva l'altro diverso da me e accettarlo. 
Da questo ci troviamo spesso a osservare un'altra persona e a creare un pregiudizio basato su il suo ruolo: ed è così che un manager si sente più importante di una persona che fa il tecnico dimenticando che sia il manager che il tecnico sono solo lavori e non persone, che dietro le maschere da tecnico e da manager c'è un'essere umano.
Pensiamo quanto odio, quanta sofferenza si crea per questa semplice dimenticanza, quanti conflitti per questioni "religiose" che sarebbe meglio chiamare IRRELIGIOSE visto che religione viene da religo che significa "unire".


Addirittura si sono create delle identificazioni con la quantità di istruzione che abbiamo appreso : "io sono laureato invece lui è solo uno con la terza media, che ne vuole sapere?". Sembra quasi che l'intelligenza si misuri in base al grado di istruzione.


L'intelligenza è la nostra capacità di interpretare la vita il mondo, e non è in base al grado di istruzione che si possa calcolare l'intelligenza: spesso gli studi non insegnano affatto ad essere intelligenti ma confinano le menti delle persone in solide gabbie fatte di informazioni che ricordiamo a memoria e che difficilmente utilizziamo in modo intelligente. Proprio cosi spesso scambiamo l'intelligenza con la memoria.


L'intelligenza al contrario della memoria (che è un accumulo di dati) è una funzione dell'essere umano che gli permette di interpretare il presente, il qui ed ora, e RISPONDERE con creatività. 
Ovviamente gli studi e le informazioni sono importanti, diventano la base da cui possiamo attingere per creare la nostra vita, ma quando diventano una gabbia e non ci permettono di pensare al di fuori di essi allora perdono tutta la loro funzionalità diventando addirittura nocivi. 






Ho trovato molto interessanti queste parole di Osho sull'argomento dell'intelligenza:



L’infelicità non richiede talenti, tutti possono permettersela.
La felicità invece richiede talenti, genialità e creatività.
Solo le persone creative possono essere felici.

Lascia che questa realtà penetri in profondità nel tuo cuore: solo le persone creative sono felici. La felicità è un derivato della creatività. Crea qualcosa e sarai felice. Crea un giardino, fa’ in modo che il giardino sbocci e qualcosa sboccerà in te. Crea un dipinto e qualcosa inizierà a crescere in te, di pari passo con la crescita del tuo quadro. Quando la tua creazione giungerà al termine, quando darai gli ultimi ritocchi, ti accorgerai di non essere più la stessa persona. Darai gli ultimi ritocchi a qualcosa di nuovo sorto nel tuo essere.

Scrivi una poesia, dispiega un canto, danza e osserva: cominci a diventare felice. L’esistenza vi ha dato solo un’opportunità: essere creativi – la vita è un’opportunità per essere creativi.
Se sarete creativi, sarete felici.
Quando vuoi scalare una montagna per raggiungere la sua cima più elevata, il tuo compito è arduo. Quando avrai raggiunto la vetta e ti sdraierai a sussurrare con le nuvole, ammirando il cielo, la gioia colmerà il tuo cuore: proverai la stessa gioia ogni volta che raggiungerai una qualsiasi vetta di creatività.

Per essere felici bisogna essere intelligenti e l’uomo viene educato a non sviluppare la propria intelligenza. La società non vuole che nell’uomo sbocci l’intelligenza.

La società non ha bisogno di intelligenza: di fatto ha paura dell’intelligenza. La società ha bisogno di persone stupide.

Come mai? Perché gli stupidi possono essere manipolati. Le persone intelligenti non sono necessariamente obbedienti – possono obbedire o possono non obbedire. Ma la persona stupida non può disobbedire: è sempre pronta a ricevere ordini. La persona stupida ha bisogno che qualcuno le dia degli ordini, perché non ha l’intelligenza sufficiente per vivere in modo personale. Vuole che qualcuno la diriga, è costantemente alla ricerca del proprio tiranno.

I politici non vogliono che l’intelligenza accada nel mondo, neppure i preti lo vogliono e neppure i generali. In realtà nessuno lo vuole! La gente vuole che tutti rimangano nella stupidità: in modo che tutti rimangano obbedienti e conformisti, in modo che nessuno esca dal seminato e faccia sempre parte della massa – affinché tutti si lascino controllare, manipolare e gestire.
La persona intelligente è ribelle. L’intelligenza è ribellione. La persona intelligente sceglie in modo autonomo se dire sì o se dire no.





Tutti noi abbiamo dei campi dove queste identificazioni con ciò che abbiamo studiato, con la religione e la spirituralità, sono più forti e spesso dimentichiamo che dietro ogni maschera c'è un'essere umano con i suoi talenti e i suoi difetti, con le sue diversità, con la sua unicità.






Ogni Essere Umano è un evento unico e irrepitibile, non esistono e non esisteranno mai due persone uguali.


L'invito è proprio alla riflessione di chiedersi in cosa sono rigido nelle mie convinzioni tanto da non accorgermi che di fronte a me c'è un altro essere umano?


Cercando di ricordarsi che ogni lavoro, studio, istruzione o via spirituale che percorriamo è soltanto una maschera che come un attore indossiamo per recitare un ruolo, ma l'attore non è il personaggio sul palco, è un Essere Umano e come tale va considerato.


Un abbraccio,


Brave

domenica 2 ottobre 2011

Liberarsi dai vecchi legami - PARTE 8 - Sesso, segreti e tradimenti

Cari amici,

Come procede? spero bene! Come potete notare ho cambiato veste al blog, l'ho fatto più autunnale visto l'ingresso di ottobre. Oggi ci spostiamo su un argomento di riflessione molto particolare.. Sesso, segreti e tradimenti!


Gli argomenti di riflessione di oggi sono molto vasti e complessi, ma cerchiamo lo stesso di fare un minimo di ordine e cominciare ad osservarli. Partiamo dal sesso.

Il sesso è qualcosa di fondamentale nella vita delle persone, rappresentando a volte un pilastro nella vita della persona, altre  volte una professione, o una religione, o un tabù, o uno "sport"; nella maggioranza dei casi rappresenta un'importante parte della vita. C'è poco da dire: sia che lo viviamo senza nessun tabù, sia che lo riteniamo qualcosa da evitare, il sesso fa parte di quelle cose con cui nessuno può evitare di confrontarsi. Questo perché il sesso è qualcosa di fondamentale sotto molti aspetti e livelli: in fin dei conti se oggi noi siamo qui a leggere di sesso su questo blog è perché i nostri genitori l'hanno fatto.

Ogni cosa esistente nel piano fisico, quello che noi siamo abituati a chiamare "realtà", ha il suo opposto: conosciamo l'amore perché conosciamo l'odio, conosciamo il giorno perché conosciamo la notte, la luce e il buio, l'uomo e la donna. Se consideriamo questo, allora il sesso è quella forza alchemica che anche a livello fisico cerca di riunire gli opposti e se ci pensiamo la dualità uomo-donna nasce proprio da una differenziazione di carattere sessuale.
Il sesso è uno strumento che porta all'unione su tanti livelli dell'essere umano, ma sopratutto è quello che ci permette di superare le differenze create dall'illusoria differenza tra femmine e maschi.



Ma se da un lato è qualcosa che unisce, proprio per la legge della dualità possiamo utilizzare il "sesso" per dividere, in fin dei conti siamo noi a scegliere come utilizzare uno strumento.
Nasce da qui la supremazia di un sesso sopra l'altro come è stato per gli ultimi  2 millenni, dove, da una precedente supremazia del femminile, si è passato alla cultura del "sesso forte" spostando i giochi di forza sul maschile. Sempre da questo nascono tutte le ideologie che portano a credere che un sesso sia meglio dell'altro: diciamocelo, il sesso in questo ultimo periodo storico è più usato per dividere che per unire!

Ma tornando al sesso come atto e ai suoi contenuti, voglio portare l'attenzione su un particolare spesso causa di grandi conflitti: il desiderio sessuale. Un luogo comune (ed il sesso è forse il più grande contenitore di luoghi comuni), afferma che l'uomo ha più desiderio sessuale della donna, questo è un luogo comune falso.
Più che una differenza di "quantità" c'è una differenza di stimoli che lo fa accendere: nell'uomo, il desiderio è più collegato alle forme, al vedere e al toccare (motivo per cui la pornografia è al 98% per maschi), mentre nelle donne è più collegato al sentire, al coinvolgimento emotivo. Un po' come dire che gli uomini sono più attratti dalle forme, le donne dai contenuti, o anche che l'uomo è più centrato sul primo chakra mentre le donne sul secondo. Questa differenza è alla base di moltissimi conflitti e forse comprenderla potrebbe aiutare alla risoluzione di molti di essi, in fin dei conti ci sono dei motivi se nasciamo con queste predisposizioni.

Essere donne in questa società che troppo spesso cerca di trasformarle in oggetti e che impone dei canoni estetici  spesso veramente poco sani, è difficile e a volte umiliante, ma non essendo io una ragazza lascio a qualcuna di voi care amiche di approfondire questo argomento se volete.
Voglio invece portare a una breve riflessione su che cosa voglia dire essere un "maschio" in questa stessa società; partendo dal presupposto che il desiderio sessuale maschile viene acceso maggiormente dalle forme, tutti i giorni veniamo bombardati da immagini ovunque perché, giustamente, chi studia la pubblicità tiene molto conto di questi messaggi subliminali, dando vita a modelli femminili che spingono le donne a mettere in profonda sofferenza se stesse nel tentativo di uniformarsi al modello, e che hanno dato vita a una fiorente industria del sesso. Non è facile vivere tutti i giorni bombardati da tutti questi stimoli, sia che siamo uomini o donne.

Tornando all'argomento principale il sesso è spesso un collante molto forte, tanto che nella tradizione esoterica orientale si dice che un legame con una persona con cui abbiamo fatto sesso è tra i più forti e dura 7 anni. Non vi è mai capito di rincontrare una persona, magari un ex partner, con cui in passato avete fatto sesso e sentire una strana attrazione o alchimia? Spesso è proprio per questo tipo di legame si è condiviso.
Non a caso uno studio statistico americano afferma che la percentuale più alta di tradimenti coniugali si ha con ex partner. Guardandolo alla luce di quello che ci eravamo detti prima l'uomo trova facilmente quegli stimoli fisici che gli aumentano il desiderio in un ex partner e anche la donna trova facilmente quei contenuti emotivi, quel sentire che aumenta il suo desiderio.



Ovviamente non voglio dire che tutti gli ex-partner siano un pericolo per la nuova coppia, ma il tradimento è uno strumento spesso utilizzato inconsciamente per portare alla luce i problemi della coppia che non riescono altrimenti ad emergere. Il tradire, sopratutto con persone del nostro passato, è un fortissimo e chiaro sintomo di problemi già presenti nella coppia, per questo se la coppia è sana il rischio di tradimento è molto minore.
Inoltre il tradimento può non essere collegato con il sesso, ma rimane valido il concetto di essere un sintomo di un malessere già presente che trova nel tradimento una metodologia espressiva per affiorare luce della coscienza. Ogni volta che ci sentiamo traditi nella vita, dovremmo imparare a chiederci quale malessere ha prodotto questa azione, questo può darci l'accesso a parti di noi che non riuscivamo a vedere altrimenti.

Per questa domenica il mio suggerimento è il seguente:

- Troviamo uno spazio dove per un po' possiamo essere indisturbati, spegniamo i cellulari, il pc e creiamo uno spazio confortevole dove porter stare un po' con noi stessi. A tale scopo è possibile utilizzare anche candele e incensi naturali.

- Prendiamo il Diario di Viaggio e mettiamolo vicino a noi.


- Seduti o sdraiati, chiudiamo gli occhi e semplicemente contiamo 21 respiri profondi, e a ogni respiro entriamo sempre di più all'interno di noi stessi.


- Facciamo un elenco di tutte le persone con le quali abbiamo fatto sesso in passato. Se sentiamo che ancora c'è qualcosa rimasto in sospeso, possiamo scrivere una lettera completa dove diciamo tutto quello che è rimasto per noi in sospeso.

- Quando la lista è pronta, prendetevi alcuni minuti per rileggerla per un'ultima volta, se sentite di dover aggiungere altro fatelo e poi chiudete il quaderno e riponetelo.

- Quando abbiamo finito, chiudiamo di nuovo gli occhi, stringiamo il quaderno a noi, e facendo 3 respiri profondi ringraziamo noi stessi per l'impegno che ci siamo dedicati, tutte le persone coinvolte da questo esercizio e tutte le persone che oggi ci hanno fatto giungere fin qui.

Questa settimana visto gli argomenti molto densi, chiudo qui e rimando la parte sui segreti all'incontro 11.

Vi ricordo che se volete partecipare all'incontro dal vivo di comunicarmelo. Non è richiesto che si sia seguito l'intero percorso.

un abbraccio,

Brave


martedì 27 settembre 2011

Liberarsi dai vecchi legami - Chiusura dal vivo

Cari amici e amiche,

visto che il percorso ha passato la sua metà, ne approfitto per comunicare a tutti gli interessati a voler venire alla chiusura del percorso dal vivo che la data sarà il Sabato 29 Ottobre dalle ore 18 presso lo spazio immerso nella natura dell'associazione Vividea che si trova a Lanuvio (rm).

L'incontro avrà un costo di partecipazione di 20 € (+ 5 € di tessera annuale dell'associazione per chi non l'avesse).

Ho necessità di organizzare alcune cose quindi vi chiedo se potete confermarmi tramite email a percorsidiconsapevolezza@gmail.com o anche semplicemente tramite commento se parteciperete.

Per tutti quelli che invece non vogliono o possono partecipare all'incontro dal vivo, domenica 30 Ottobre posterò un modo per chiudere da se il percorso.

Grazie a tutti per la collaborazione

Brave  - Simone

Liberarsi dai vecchi legami - PARTE 7 - Amicizia

Cari Amici,

Come state ? con oggi superiamo la metà del percorso e ci troviamo ad affrontare di nuovo un tema importante e delicato: l'Amicizia


L'amicizia al pari delle relazioni amorose, sono tra le esperienze fondamentali che noi esseri umani ci troviamo a vivere. Durante il nostro percorso incontriamo tantissime persone, alcune di queste creano un legame con noi cosi profondo da diventare pilastri della nostra stessa vita.
Gli amici, le amiche ci insegnano una quantità di lezioni, ci fanno da specchio, ci sostengono. A volte durano più delle relazioni amorose, a volte durano solo un'estate, ma ognuna di questa persona ci arricchisce, sia che il rapporto si conclude piacevolmente, sia che accadono situazioni spiacevoli che ci costringono ad allontarci.

Ho trovato un video su Youtube che mi è piaciuto tanto e che lo trovo adeguato a quanto stavo cercando di comunicare, quindi vi lascio alla piacevole visione ( se qualcuno non riesce a vederlo ditemelo che scrivo il testo del video nei commenti )




A volte capita che le ferite che ci lasciano quando il rapporto finisce siano molto profonde, così tanto che il dolore non permette di vedere cosa erano venuti a mostrarci, cosa abbiamo imparato e come ci hanno aiutato a crescere. 
Il perdono è un atto in questo caso estremamente potente e liberatorio che ci dona nuovi occhi, ci può far sentire quella gratitudine, quella gioia di aver condiviso delle esperienze di vita, molto di quello che siamo oggi lo dobbiamo anche alle persone amiche.



Come poter ritrovare questa gratitudine, come riuscire a osservare con nuovi occhi, col cuore, le persone che nonostante consideravamo amici ci hanno fatto soffrire così tanto?
Quello che propongo in questo punto di riflessione è per alcuni versi simile a quello proposto sulle relazioni amorose:

- Troviamo uno spazio dove per un po' possiamo essere indisturbati, spegniamo i cellulari, il pc e creiamo uno spazio confortevole dove porter stare un po' con noi stessi. A tale scopo è possibile utilizzare anche candele e incensi naturali.

- Prendiamo il Diario di Viaggio e mettiamolo vicino a noi.


- Seduti o sdraiati, chiudiamo gli occhi e semplicemente contiamo 21 respiri profondi, e a ogni respiro entriamo sempre di più all'interno di noi stessi.


- Ora immaginiamo la persona con la quale il nostro rapporto di amicizia è terminato in modo doloroso e che ancora oggi ci ha lasciato una ferita, e cerchiamo di collegarci al cuore di questa persona; possiamo immaginare un collegamento che parte dal nostro cuore e arriva al cuore del ex amico o amica. Quando ci sentiamo pronti proviamo a ricordare tutti i bei momenti passati insieme, il tempo trascorso a parlare, l'aiuto che ci siamo dati reciprocamente: è importante ricordare la sensazione di armonia e benessere, scriveteli se volete. 
Ora invece ricordiamo il motivo per cui la relazione si è rotta, potrebbe riportare ad un sensazione di rabbia, di rancore, di senso di colpa, di tristezza. Se sentiamo che ci sono questioni rimaste in sospeso potremmo scrivergli una lettera dove con molta chiarezza gli raccontiamo tutto: il messaggio arriverà fino al suo cuore. 

Ricorda gli amici vengono e vanno sempre nel momento "giusto" e portano con se sempre grandi insegnamenti, a volte per una ragione, a volte per una stagione o a volta per una vita intera.

- Quando abbiamo finito di scrivere su una persona, rileggiamo tutto quello che avete scritto, prima di passare eventualmente ad un'altra.

- Quando abbiamo finito, chiudiamo di nuovo gli occhi, stringiamo il quaderno a noi, e facendo 3 respiri profondi ringraziamo noi stessi per l'impegno che ci siamo dedicati, tutte le persone coinvolte da questo esercizio e tutte le persone che oggi ci hanno fatto giungere fin qui.

Questo esercizio è solo uno dei tanti modi, se ne trovate altri e avete il piacere di condividerli sono ben accetti!


Per concludere l'incontro di oggi volevo invitarvi a riflettere sugli amici che oggi ci accompagnano sul nostro percorso, che ci sostengono, che ci insegnano. Avere un amico, un'amica è davvero un tesoro! Per questo mi sento di voler ringraziare tutti i miei amici e le mie amiche.. provo per tutti e tutte una profonda gratitudine.


E anche per questa settimana è arrivato il tempo di salutarci, ricordando a tutti che potete contattarmi tramite Commento su questo blog dove sarò felice di rispondervi, su Facebook o tramite l'email percorsidiconsapevolezza@gmail.com

Un abbraccio a tutti, Amici e Amiche, compagni e compagne di viaggio,

Brave